Trieste epicentro della grande musica da camera

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redazione

3 Dicembre 2019
Reading Time: 7 minutes

Presentata la stagione 2020

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Playing è il filo rosso della Stagione 2020 di Chamber Music Trieste, Festival Cameristico di scena al Teatro Miela di Trieste sino al 30 novembre 2020. 

Nove concerti per la prima parte di Stagione nel segno della Cameristica nazionale ed europea, più cinque concerti nell’ambito del Festival Pianistico autunnale “Giovani Interpreti e Grandi Maestri” e infine il concerto “sotto l’albero” per brindare insieme alle festività di fine anno. 

Illustrata dal direttore artistico di Chamber Music, Fedra Florit, con l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, la stagione 2020 include ensemble e musicisti di riferimento a livello internazionale, come la camerista Ella van Poucke, “star” del violoncello e il violista Simone Gramaglia, e poi il Quartetto Adorno, Sitkovetsky Piano Trio, Quartetto Werther, Trio Boccherini, Duo Vassiljeva – Filjak. Oltre a molti pianisti di riferimento della scena contemporanea, da Luca Buratto a Severin von Eckardstein e Dénes Várjon.

 E con Playing, la Stagione 2020 di Chamber Music Trieste, arriva anche “The tight tempo. Il giusto tempo”, il cortometraggio diretto dal filmaker Davide Del Degan e prodotto da Chamber Music che ha presentato oggi il trailer. L’anteprima del cortometraggio è già in programma per mercoledì 29 gennaio al Teatro Miela, in occasione del debutto della Stagione concertistica: sarà il suggestivo racconto per immagini di un concorso Cameristico cult sulla scena mondiale, il Premio Trio di Trieste che ha da poco festeggiato le sue prime 20 edizioni. Nel corto, che restituirà l’atmosfera cosmopolita dell’evento, sfileranno molti protagonisti dell’ultima edizione 2019.

Si parte dunque mercoledì 29 gennaio alle 20.30 al Teatro Miela di Trieste, con il Trio Chagall, l’Ensemble premiato in occasione dell’edizione 2019 del Premio Trio di Trieste: Edoardo Grieco violino, Francesco Massimino violoncello e Lorenzo Vinh Nguyen Ba  pianoforte, il Trio Chagall ci guiderà attraverso tre partiture eccellenti per Trio, seguendo un percorso tracciato da Franz Joseph Haydn (Trio in do maggiore Hob.XV:27), Ludwig van Beethoven (Trio in re maggiore op.70 n.1 “Spettri”) e Dmitrij Shostakovich (Trio in mi minore op.67). Primo Premio assoluto all’European Music Competition di Moncalieri 2016, vincitore assoluto 2018 nella categoria di musica da Camera al concorso Amadeus Factory, nel 2019 il Trio Chagall si è aggiudicato anche i Premi Speciali “Dario De Rosa”, “Fernanda Selvaggio” e “Young Award” al Premio internazionale Trio di Trieste. 

La settimana dopo, mercoledì 5 febbraio, spazio al Quartetto Adorno arricchito dal solista Simone Gramaglia alla viola, su musiche di Schubert, Beethoven e Brahms. Trionfatore nel 2017 al Concorso Internazionale “Premio Paolo Borciani”, il Quartetto Adorno, perfezionato presso la Scuola di Musica di Fiesole, si esibisce per le maggiori Società Musicali Italiane e coltiva piacevoli intrecci con la musica  contemporanea. Simone Gramaglia insieme al Quartetto di Cremona ha ottenuto prestigiose affermazioni nei maggiori concorsi a livello mondiale ed è solista noto e applaudito, dal Lincoln Centre di New York alla Konzerthaus di Berlino, dalla Wigmore Hall di Londra al Parco della Musica di Roma, dal NCPA a Pechino al Teatro Coliseo a Buenos Aires. 

Mercoledì 19 febbraio riflettori sul Sitkovetsky Piano Trio che poggia su un violinista acclamato sulle scene mondiali, Alexander Sitkovetsky, affiancato da Isang Enders violoncello e Wu Qian pianoforteDi Bedřich Smetana e Pëtr Il'ič Čajkovskij i due suggestivi “Trio” che saranno eseguiti per l’occasione, rinnovando l’atmosfera di esibizioni sensazionali nelle più importanti sale da concerto di tutto il mondo, fra musica classica e un parallelo impegno sul versante contemporaneo. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercoledì 4 marzo arriva il Trio Boccherini, frutto di ripetuti incontri musicali serali fra artisti di stanza a Berlino. Suyeon Kang violino, Vicki Chan Powell viola e Paolo Bonomini violoncello si cimenteranno su musiche di Mozartl, Beethoven, Lutosławski e Dohnányi. Finalità precipua del Trio Boccherini è la valorizzazione di 500 opere scritte per questo organico strumentale, una vera e propria miniera, molte delle quali tristemente sconosciute alla maggior parte degli ascoltatori, nonostante alcune di esse siano veri e propri capolavori. 

Mercoledì 18 marzo si prosegue con il Quartetto Werther, 3° classificato al Premio Trio di Trieste 2019. Da Copland a Cosmi a Brahms , l’Ensemble che si è formatosi sotto la guida del Trio di Parma ci guiderà sapientemente in un repertorio  che spazia dai classici alle partiture di autori contemporanei. 

Mercoledì 8 aprile in scena il Duo Tatjana Vassiljeva violoncello – Martina Filjak pianoforte in un programma interamente dedicato a Beethoven, con le 12 Variazioni sul tema da “Judas Maccabeus” di G.F. Händel e le 7 Variazioni in mi bemolle maggiore WoO 46. Primo premio nel 2001 al Concorso Rostropovich, la violoncellista russa Tatjana Vassiljeva è unanimemente apprezzata per le straordinarie qualità tecniche ed espressive che sono dimostrano una forte personalità artistica. Non meno quotata la pianista Martina Filjak, Primo Premio e Medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Cleveland e ai Concorsi “Maria Canals” di Barcellona e “Viotti” di Vercelli. 

Lunedì 20 aprile il sipario si alzerà su un prestigioso evento scenico: il Quartetto Savinio, formatosi alla Scuola di Fiesole e sin dal debutto emerso per le eccellenti capacità tecniche-quartettistiche ed interpretative, sarà in scena affiancato dal noto critico musicale Sandro Cappelletto, in un programma interamente dedicato a Betthoven, con il Quartetto n.15 in la minore op.132

Lunedì 4 maggio il testimone passerà al Trio Sossai – Dalsass – Bolla, in un programma dedicato a Maurice Ravel (Sonata per violino e violoncello), Francis Poulenc (Sonata per violino FP119) e Claude Debussy (Sonata n.1 in re minore per violoncello e pianoforte, Trio in sol maggiore). Il Trio è composto da tre grandi musicisti: il violinista Dino Sossai, il violoncellista Marco Dalsass e il pianista Michele Bolla, riuniti in una formazione capace di rileggere suggestivamente i grandi compositori classici.

Lunedì 18 maggio la prima parte di Stagione si chiude con una primadonna del violoncello, Ella van Poucke: vincitrice del Premio Chigiana 2017 e poi premiata con il Grachtenfestival Prize, l’artista sarà affiancata dal fratello Nicolas van Poucke, pianista, in un programma interamente dedicato a Ludwig van Beethoven con le 7 Variazioni in mi bemolle maggiore WoO 46 e le Sonate n.4 in do maggiore e n.5 in re maggiore.

I concerti 2020 targati Chamber Music Trieste ripartiranno mercoledì 23 settembre con il 19° Festival Pianistico “Giovani interpreti & Grandi Maestri”: appuntamento al Teatro Miela con cinque grandi pianisti, a cominciare da Luca Buratto, vincitore dell’edizione 2015 dell’Honens International Piano Competition di Calgary, noto per le interpretazioni “ricche di finezza e di una fortissima immaginazione” (Musical America). Di lui si è parlato come di “un nome da seguire” (The Guardian) e di “un virtuoso fuori del comune” (The Telegraph). A Trieste si esibirà su musiche di Robert Schumann (Nachtstücke op.23), Ludwig van Beethoven (Sonata per pianoforte n.31 in la bemolle maggiore op.110), Johann Sebastian Bach (Partita n.1 in si bemolle maggiore BWV 825) e Johannes Brahms (Variazioni e fuga in si bemolle maggiore op.24). 

Lunedì 28 settembre di scena Severin von Eckardstein, il pianista tedesco che ha consolidato una solida presenza sui palcoscenici della maggiori Sale da concerto del mondo, entusiasmando il pubblico con performance a Berlino, Monaco, Mosca, Parigi, Londra, New York, Amsterdam Hong Kong, Tokyo e Seul. Franz Schubert, Leopold Godowsky e Franz Liszt nel suo programma per una serata concertistica che si preannuncia imperdibile. 

Lunedì 5 ottobre spazio a una serata di pianoforte per Duo: Antonio Valentino e Claudio Voghera saranno protagonisti di una serata di pianoforte a 4 mani, su musiche di Mozart, Schumann, Brahms e Schubert. Valentino e Voghera sono i pianisti del Trio Debussy e del Trio Johannes: con queste formazioni hanno vinto importanti riconoscimenti, come il Primo Premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera Premio Trio di Trieste e il Secondo  Premio al Concorso di musica da camera “Gui” di Firenze, il Secondo Premio al “3rd International Chamber Music Competition” di Osaka, il Primo Premio 2001 International Concert Artists Guild Competition di New York. 

Lunedì 12 ottobre al Teatro Miela tornerà la pianista Martina Filjak, fra i più entusiasmanti giovani artisti emersi negli ultimi anni, nota per la personalità carismatica e la magnetica presenza scenica. Primo Premio e Medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Cleveland nel 2009, Martina Filjak ha vinto il Primo Premio ai Concorsi “Maria Canals” di Barcellona e “Viotti” di Vercelli. A Trieste proporrà musiche di Ludwig van Beethoven (32 Variazioni in do minore WoO 80), Robert Schumann (Sonata n.2 in sol minore op.22 e Studi in forma di Variazione sopra un tema di Beethoven WoO 31), Sergej Prokof’ev (Sonata n.4 in do minore op.29). 

Lunedì 19 ottobre gran finale con Dénes Várjon, una delle figure più interessanti del panorama musicale internazionale. Musicista universale: solista eccellente, grande interprete di musica da camera, considerato uno dei più grandi cameristi, suona regolarmente con Steven Isserlis, Tabea Zimmermann, Kim Kashkashian, Jörg e Carolin Widmann, Leonidas Kavakos, András Schiff, Heinz Holliger, Miklós Perényi, Joshua Bell. Per il concerto di Trieste ha scelto musiche di  Robert Schumann (Kinderszenen op.15, Kreisleriana op.16), Béla Bartók (7 Sketches op.9b e Suite op.14 Sz.62), Ludwig van Beethoven (Sonata per pianoforte n.32 in do minore op.111). 

 A suggellare la Stagione 2020 di Chamber Music, fuori abbonamento al Teatro Miela lunedì 30 novembre, sarà la performance dei solisti Philippe Cassard, David Grimal e Anne Gastinel  in Trio: tre cameristi di grande fama internazionale, a Trieste per un omaggio a Ludwig van Beethoven con il Trio in do minore op.1 n.3 e il Trio in si bemolle maggiore op.97 “L’Arciduca”.

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