Quale futuro per la Terra?

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redazione

27 Gennaio 2020
Reading Time: 2 minutes

Incontro a Fiumicello

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La Terra è la casa di tutti: con questo titolo la Sezione ACLI di Fiumicello Villa Vicentina, Aeson, la Comunità Cristiana di Fiumicello VV con il patrocinio del Comune hanno proposto una riflessione per prendersi cura dell’ambiente e custodire la bellezza dei posti che abitiamo.

Prima dell’inizio la signora Monique ha presentato la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza che farà tappa a Fiumicello Villa Vicentina il 27 febbraio.

Tre i relatori che hanno proposto argomenti tra loro collegati e complementari. Alexandra Cussianovich, antropologa, ha parlato della foresta amazzonica del Peru, il suo paese di origine, puntando il dito sulla tensione tra sviluppo economico e conservazione della natura, la mancanza di una pianificazione territoriale efficace e la conseguente conflittualità socio ambientale. In questo senso, ha presentato le concezioni contrastanti che lo Stato e i popoli indigeni hanno nei confronti della Amazzonia, cristallizzate nei concetti di terra (o terreni) da parte dello Stato, e territorio da parte dei popoli originari.

Nicoletta Perco, naturalista, ha illustrato tutta l’evoluzione della Foce dell’Isonzo, e specialmente dell’Isola della Cona, a partire degli anni 1970 per arrivare alla Riserva Naturale Foce dell’Isonzo, come è oggi: ricchissima di fauna e flora, ed anche una fonte di risorse economiche. In fine ha proposto a ognuno di noi di creare uno spazio per fomentare la biodiversità ed il ripopolamento di diverse specie nel nostro territorio, utilizzando il sito www.tutoristagni.it per creare stagni e zone umide, o mettendo casette per gli uccelli e per gli insetti nel nostro giardino.

Andrea Bellavite, giornalista, è riuscito a creare un collegamento con tutti gli argomenti trattati partendo della serata per Giulio Regeni, includendo la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, l’Amazzonia, l’Isonzo e il movimento lanciato da Greta Thunberg. Lui ha puntato sul bisogno di una conversione ecologica, cioè pensare oltre quello che si pensava prima e riuscire a cambiare il sistema, facendo coincidere il rispetto della Terra con la giustizia sociale, come proposto dall’ enciclica papale “Laudato Si”.

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