Coronavirus, il lavoro incessante degli “angeli”

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Livio Nonis

16 Marzo 2020
Reading Time: 2 minutes

L’esempio di Ruda

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In tempi di Coronavirus oltre ai medici, agli infermieri e a tutti gli operatori sanitari che stanno vivendo un momento di grande pressione, ci sono molti angeli, molte persone che si danno da fare perché i più deboli non si sentano soli, non venga loro a mancare nulla.

Si tratta dei volontari, quelli della Protezione Civile di tutti i paesi, che si sdoppiano pur di rendere questo momento di difficoltà più accettabile e che affiancano fattivamente tutte le istituzioni.

A Ruda un sistema per cercare di alleviare le difficoltà per le persone più deboli è reso possibile grazie ai 30 volontari. Ce ne parla il sindaco Franco Lenarduzzi: “Abbiamo organizzato perfettamente le attività a supporto della popolazione più fragile, per portare a casa medicinali e spesa a coloro che non possono farlo autonomamente. Stiamo supportando le attività che riguardano l'attuazione dei decreti in stretta collaborazione con le forze dell'ordine. Mandiamo avanti le attività principali e sostanziali del comune sempre controllando che la sicurezza sia mantenuta in modo tale da evitare il più possibile i rischi. Si collabora con la prefettura e col coordinamento regionale della protezione civile per informare la popolazione dei rischi della pandemia. È un lavoro che impegna completamente ma che spero, insieme alla collaborazione con i cittadini e con le associazioni, possa aiutare tutti, soprattutto i più deboli ed esposti”.

 

Per chi volesse usufruire di questo servizio il numero di telefono è 0431 99077 (interno 2, uffici municipali – assistenza sociale). Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 11, si raccomanda di utilizzarlo esclusivamente in caso di necessità, di non recarsi di persona in municipio, non chiamare il numero della protezione civile, ma chiamare solo le strutture comunali.

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