Alcuni chiarimenti sull'applicazione dei divieti di assembramento e di spostamento delle persone, per la prevenzione del contagio Covid-19, sono stati forniti ai prefetti con una circolare del capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Il divieto non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all'aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (ad esempio, case-famiglia). In tali strutture, peraltro, chiunque acceda dall'esterno (operatori, fornitori, familiari, ecc.) sarà comunque tenuto al rispetto del divieto di assembramento, della distanza interpersonale di un metro e dall'utilizzo degli occorrenti presidi sanitari (mascherine e guanti).
Per quanto riguarda gli spostamenti di persone, è consentito a un solo genitore camminare con i propri figli minori; tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta inoltre nell'ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute.
Nel ricordare che non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto e accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, la circolare evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa soltanto come equivalente all’attività sportiva (jogging). L'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso, infatti, tiene distinte e ammette le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima il camminare in prossimità dell'abitazione.
Gli spostamenti nei pressi della propria abitazione sono giustificati anche da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l'assistenza, purché riconducibili a motivazioni di necessità o di salute.
In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e al rispetto della distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona.
Leggi qui il testo della circolare
Tuttavia una circolare ha rango inferiore rispetto a una legge regionale, come quella in vigore in Friuli Venezia Giulia che invece vieta espressamente questo genere di spostamenti. Tuttavia il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, sottolineando come le restrizioni stabilite nella nostra regione restino in vigore, annuncia che domani mercoledì ascolterà in riunione il comitato tecnico scientifico per valutare le scelte da compiere e vagliare dunque qualche "piccola apertura" rispetto a quanto stabilito.
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