Cinema, il FVG celebra i maestri della fotografia

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redazione

11 Agosto 2020
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Tornano “Le giornate della luce”

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Dopo il successo delle prime cinque edizioni, torna anche in questo anno difficile a Spilimbergo – con incursioni a Casarsa della Delizia, Codroipo, Maniago, Pordenone, Sequals, San Vito al Tagliamento – il festival che celebra il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo, Le Giornate della Luce, ideato dall’autrice e regista Gloria De Antoni che lo dirige con Donato Guerra.

«In un momento come quello che stiamo attraversando, poter raccontare ancora una volta il nostro cinema attraverso chi ne cattura e firma la luce – tra proiezioni, mostre, appuntamenti con fotografi, registi, attori e, naturalmente, cinematographer – è motivo per noi di particolare gioia», spiegano i direttori artistici. «Ci ritroviamo quest’anno in un periodo inusuale per “Le Giornate della Luce”: dalla metà di giugno il festival si è dovuto spostare all’ultima decade di agosto, da venerdì 21 a sabato 29, ma intatta rimane la filosofia e la mission della manifestazione dedicata agli Autori della Fotografia, oltre che piacevole occasione di incontri per vecchi e nuovi amici del festival, vere eccellenze del cinema italiano».

Organizzato dall’Associazione culturale “Il Circolo”, il festival – che gode del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del MiBACT, del Comune di Spilimbergo e della Fondazione Friuli – anche quest’anno vedrà l’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell'ultima stagione. Capitanata dalla regista, sceneggiatrice e scrittrice Cristina Comencini, la giuria riunisce i critici cinematografici Oreste De Fornari, Alberto Crespi e Mario Sesti e l’operatrice di settore Cristina Sain, che offriranno il loro sguardo alla scelta del vincitore all’interno della terna composta da Nicolaj Brüel per il film di Matteo Garrone “Pinocchio”, Alessandro Abate e Francesco di Giacomo per “Martin Eden” di Pietro Marcello e Vladan Radovic per “Il traditore” di Marco Bellocchio.

La lunga carrellata di ospiti ed eventi di questa edizione sarà suggellata da una presenza d’eccezione: a chiudere il festival è atteso l’arrivo di Giancarlo Giannini, icona del nostro cinema ma amatissimo anche all’estero – tanto che a inizio del 2021 la sua carriera verrà consacrata con una stella sulla “Walk of Fame” – che al festival renderà un appassionato omaggio a Mario Monicelli a dieci anni dalla scomparsa.

A brillare sarà anche il ricordo e la presenza di altre “stelle”, a partire da due, ulteriori omaggi. Franco Zeffirelli sarà ricordato con la proiezione di uno dei suoi film più intimistici, “Un tè con Mussolini”, e un documentario firmato da Daniele Nannuzzi che offriranno l’occasione per ascoltare aneddoti e riflessioni dalla voce di alcuni suoi collaboratori (conversazione venerdì 28 agosto con Caterina d’Amico, Pippo Zeffirelli e, in videochiamata, Umberto Orsini). Ettore Scola, regista che ha fatto della pacata ironia il suo modo di narrare l’Italia, sarà raccontato nella serata di giovedì 27 agosto dalla figlia Silvia insieme alle attrici Ottavia Piccolo e Alessandra Panelli e all’attore e produttore Andrea Occhipinti. A seguire la proiezione di uno dei suoi film di culto, “La famiglia”.

L’anteprima del festival, venerdì 21 agosto, sarà dedicata alla regista e fotografa Cecila Mangini, classe 1927, considerata una delle figure più autorevoli della storia del cinema italiano, protagonista al festival di una serie di proiezioni e di una mostra in collaborazione con il CRAF, che riunisce i ritratti dei grandi del secolo scorso da Chaplin a Fellini, da Pasolini a Moravia. Tra gli allestimenti anche la mostra-omaggio a Gianni Di Venanzio (Palazzo Linzi), uno dei più importanti direttori della fotografia del cinema italiano, scelto espressamente da Fellini per 8 ½. Un omaggio reso con le foto, per la maggior parte inedite, di Paul Ronald, fotografo di scena del film.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Inaugurazione ufficiale del festival sabato 22 agosto a Spilimbergo con un evento d’eccezione: alle 18 a Palazzo Tadea, proiezione della video-intervista realizzata in esclusiva dal festival con Isabella RosselliniLa mia famiglia fotografica”, dove l’attrice racconta i suoi rapporti e quelli dei suoi familiari con la fotografia.

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