Sette scatti per raccontare il FVG tra cibo e artigianalità

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redazione

25 Settembre 2020
Reading Time: 3 minutes

Progetto “Metamorfosi”

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Marmo, artigianalità, tecnologia, terra, arte, cibo e vino uniti in 7 scatti in cui il racconto si fa immagine e si veicola con la potenza che solo le fotografie possono evocare.

Il progetto Metamorfosi, promosso da Marmi Vrech di Cervignano del Friuli e ideato da Klementina Koren e Alessandro Vrech, parte da qui.

La società fondata nel 1961, diretta dai fratelli Alessandro e Riccardo Vrech, conta oggi oltre 50 dipendenti e si orienta a offrire agli architetti e ai designer un supporto senza pari nella progettazione di elementi di arredo in marmo. Una società radicata nel Friuli ma internazionale, con una rete estesa di rappresentanti in tutti i continenti che dialogano con gli esponenti del mondo dell’architettura e del design, spesso in visita alla sede produttiva di Cervignano del Friuli.

Da qui l’esigenza di presentare il territorio ai visitatori, di sostenerlo e di qualificarlo anche da un punto di vista turistico. Attraverso il lavoro di Marmi Vrech e quello dei migliori ambasciatori che questo angolo di terra possa avere, si origina il percorso di contaminazione Metamorfosi.

Gli scatti fotografici realizzati gireranno il mondo come fossero delle anteprime, degli assaggi di ciò che gli ospiti potranno trovare nel loro viaggio in Friuli.

Stefano Arban (1883, Rooms and Restaurant), Gloria Clama (Indiniò), Uroš Fakuč (Dam*), Adriano Maniacco (Il vostro Eden), Matteo Metullio e Davide de Prà (Harri’s Piccolo Restaurant*), Michele e Sabrina Moschioni, Emanuele Scarello (Agli Amici**) sono i 7 rappresentanti del percorso. Fabrice Gallina è il fotografo che ha creato gli scatti. Bianco Lasa Venato, Estremoz, Lilac, Grigio Carnico, Verde Cipollino, Elegant brown, Nero Assoluto sono i marmi utilizzati per gli scatti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“L'aggettivo che meglio di ogni altro descrive la genesi del marmo – spiegano gli ideatori del progetto – è la metamorfosi. Una splendida rinascita che porta a generare un materiale nuovo, grazie alla temperatura e alla pressione del suolo. Le trasformazioni sono, però, anche elementi tipici di una terra di confine, dove frontiere/imperi e culture si sono avvicendati in un crogiolo che è oggi ricco di passati diversificati, lingue e pensieri eterogenei. Un equilibrio sottile e bisognoso di protezione che si chiama FVG. Fatto di strati e di temperature diverse, di colori e sapori unici”.

Le 7 immagini  testimoniano la volontà di fare rete, contaminarsi, conoscersi. I marmi selezionati sono stati abbinati agli chef pensando sia all’estetica del piatto ma anche alle provenienze delle materie prime utilizzate che hanno spesso dialogato con le venature del marmo sviluppando geometrie e colori seducenti. Le sette cartoline sono una première metaforica dei viaggi verso il Friuli e rappresentano la contaminazione, l’arte, il nutrimento, l’artigianalità e la storia degli autori, riassunti in uno scatto. Un veicolo comunicativo importante per uscire da questo momento difficile sì ma anche stimolante perché il progetto ha già ispirato nuovi spin off come una mostra da ospitare a Cervignano del Friuli e due tour organizzati sul territorio in partenza già questo autunno.

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