Ristori Covid, in FVG nuovi beneficiari

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redazione

9 Marzo 2021
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Individuati ulteriori codici Ateco

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Si amplia la platea dei beneficiari dei 21,4 milioni di euro destinati alla terza tranche di ristori per le attività che hanno subito restrizioni a causa dell'emergenza sanitaria.

La proposta di includere nuovi codici Ateco nell'elenco stabilito con la delibera preliminare, è stata avanzata dall'assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, al termine del confronto avuto stamattina con i componenti della II Commissione consiliare chiamati a esaminare i contenuti del provvedimento dell'esecutivo.

L'assessore ha inoltre accolto la proposta di innalzare dal 20% al 30% la quota di fatturato persa che costituisce la franchigia per accedere ai ristori. La perdita di fatturato andrà calcolata sul confronto tra il fatturato medio mensile del periodo dal 1 marzo 2019 al 29 febbraio 2020 con il fatturato medio mensile registrato tra l'1 marzo 2020 e il 28 febbraio 2021 e sarà oggetto di autocertificazione.

“Dopo aver erogato 47 milioni di euro con le due tranche di ristori 2020, siamo riusciti a mettere a disposizione altri 21,4 milioni con l'obiettivo di includere le filiere che hanno subito maggiori perdite o che non avevano ottenuto ristori in precedenza” ha dichiarato Bini, aggiungendo che “non riusciremo ad accontentare tutti, ma abbiamo meditato sulle scelte e nella stesura dei codici Ateco abbiamo raccolto il maggior numero di sollecitazioni possibili provenienti dagli stakeholder. Inoltre, confermiamo due elementi positivi che sono stati apprezzati in precedenza: la semplicità della domanda e la velocità nell'accreditare i ristori agli aventi diritto. In questa terza misura – ha chiarito ancora l'assessore – abbiamo inoltre recepito una norma dello Stato che esclude la tassazione del 4 per cento sui contributi ottenuti ed una recente circolare dell'Agenzia delle entrate che consente di presentare la domanda senza la marca da bollo”.

I nuovi codici Ateco dei soggetti con partita Iva che possono presentare domanda di contributo sono i seguenti: nella filiera sport i codici 85.51.00 (prima limitato ai maestri di sci, include ora anche i corsi sportivi e ricreativi) e il codice 93.11.90 (gestione palestre) a cui sono riconosciuti 1.500 euro; il codice 77.21.09 (noleggio altre attrezzature sportive e ricreative) a cui vanno 1.200 euro. Nella filiera eventi i codici 77.39.99 (noleggio attrezzature) e i codici 74.90.93 e 74.90.99 (consulenze tecniche e professionali) a cui sono riconosciuti 1.200 euro. Nella filiera ho.re.ca. (hotellerie-restaurant-café) i codici 46.44.1, 46.44.2 e 46.44.4 (stoviglie e posateria all'ingrosso) a cui vanno 1.200 euro. Infine, viene incluso il codice 93.21.00 (parchi tematici e divertimenti) a cui vanno 2.000 euro.

Come previsto dalla delibera preliminare, la collocazione dell'intero Friuli Venezia Giulia in zona arancione fa cadere la differenziazione negli importi per bar e ristoranti. Come si ricorderà, la distinzione era stata introdotta tenendo conto dell'ordinanza regionale che poneva le province di Gorizia e Udine in zona arancione e quelle di Pordenone e Trieste in zona gialla, poi superata dal provvedimento statale. Gli importi dei ristori sono quindi uniformati all'importo più elevato, ovvero 2.000 euro per i bar e 2.500 euro per i ristoranti.

“Per accontentare davvero tutti coloro che hanno subito perdite non basterebbero tre volte le risorse messe a disposizione; crediamo di aver fatto ogni sforzo possibile – ha dichiarato Bini – e stimiamo di ristorare almeno 15mila soggetti. Solo nel settore sportivo riceveranno contributi oltre 700 partite iva in più, ad integrazione dell'intervento specifico fatto dalla collega Gibelli per sport e cultura”.

Bini ha infine difeso la decisone di attribuire ristori maggiori agli alberghi della montagna “ricordo – ha detto – che la montagna ha quote rafforzate perché lì la stagione è saltata del tutto”.

La delibera verrà ora approvata in via definitiva dalla Giunta regionale nella seduta di venerdì prossimo. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 8 del 18 marzo fino alle ore 20 del 29 marzo. Tutti i dettagli saranno pubblicati sul sito istituzionale della Regione.

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